Rimodellamento del pube
Il monte del pube, detto anche Monte di Venere è la regione triangolare sporgente, posta in corrispondenza del pube.
É limitata lateralmente dalle pieghe inguinali, superiormente con l'ipogastrio e in basso con le grandi labbra.
La cute che lo riveste è glabra in età prepuberale; dopo la pubertà si ricopre, insieme alle grandi labbra, di lunghi peli.
Il rimodellamento della regione pubica (o del cosiddetto Monte di Venere) è l'intervento chirurgico utilizzato per l'asportazione di cute e/o tessuto adiposo in eccesso dalla regione sovra pubica, dovuti ad eccessi o drastiche variazioni di peso, gravidanze, rilassamento cutaneo, fattori genetici o invecchiamento.
Il problema consiste generalmente nella presenza di un monte del pube visibile attraverso abiti aderenti ed il disagio fisico ed emotivo riguarda sia uomini che donne e compromette, generalmente, sia i rapporti sociali che l'intimità con il partner.
Il rimodellamento o il semplice miglioramento del pube non è purtroppo ottenibile con diete, massaggi o pratiche diverse dalla chirurgia estetica.
L'intervento chirurgico di rimodellamento del pube può anche essere eseguito in associazione ad altri interventi chirurgici per il ringiovanimento dell'apparato vaginale (imenoplastica, labioplastica) o per il rimodellamento della parete addominale (addominoplastica).
VISITE PRE-OPERATORIE PER IL RIMODELLAMENTO DEL PUBE
La prima visita consiste principalmente in un confronto, durante il quale il chirurgo ha modo di ascoltare i desideri e le aspettative del paziente riguardo l'intervento chirurgico e chiarire qualsiasi dubbio.
Per valutare la fattibilità dell'intervento di rimodellamento del pube, il chirurgo analizza:
- la quantità di tessuto cutaneo in eccesso
- la quantità e la localizzazione dei depositi adiposi presenti
- l'elasticità della cute
- la tonicità dei muscoli della regione sovra pubica
L'accurata analisi di tali fattori consente al chirurgo la scelta della procedura chirurgica di rimodellamento del pube più idonea alla condizione del paziente:
- in presenza di rilassamento muscolo-cutaneo: è indicato un Lifting del pube per risollevare i tessuti che hanno perso elasticità (ptosi)
- in presenza di rilassamento muscolo-cutaneo e depositi adiposi in eccesso, per ridurne la prominenza è indicato: un intervento di Lipoaspirazione (o liposuzione) della zona pubica associato ad un intervento di lifting del pube.
Il chirurgo farà eseguire preventivamente esami di laboratorio, ECG con visita cardiologica per verificare l'assenza di patologie che escluderebbero il paziente dalla candidatura all'intervento.
LE INCISIONI DEL RIMODELLAMENTO DELLA REGIONE PUBICA
Il rimodellamento del pube può prevedere fino a due incisioni:
- Incisione orizzontale, per eseguire il lifting del pube.
Tale incisione (la cui forma e lunghezza è determinata dalla quantità e dall'estensione di tessuto cutaneo e adiposo da asportare) viene eseguita nell'area sovra pubica e prolungata trasversalmente verso i fianchi. - Incisione di pochi millimetri nella zona sovra pubica, per eseguire la lipoaspirazione.
INDICAZIONI PRE-OPERATORIE
Un mese prima dell'intervento è necessario sospendere l'assunzione di:
- farmaci che contengono acido acetilsalicilico (es. Aspirina, Alka Seltzer, Vivin C, Cemerit, Bufferin ecc.) antinfiammatori non steroidei (es. Voltaren, Aulin, Oki, Toradol ecc.), Omega3, Ginko Biloba, Vitamina E e complessi vitaminici che la contengano perche possono causare sanguinamento
- contraccettivi orali e ormoni estrogeni
Sospendere il fumo due mesi prima dell'intervento (l'incidenza di complicazioni aumenta notevolmente nei soggetti fumatori poiché la nicotina agisce da vasocostrittore periferico, rendendo meno agevole il processo di guarigione e cicatrizzazione).
Alla vigilia dell'intervento bisogna praticare un accurato bagno di pulizia completo, rimuovere lo smalto dalle unghie delle mani e dei piedi e depilare le ascelle. Dalla mezzanotte non assumere cibi o bevande.
INTERVENTO DI RIMODELLAMENTO DELLA REGIONE DEL PUBE
L'intervento di rimodellamento del monte del pube (o Monte di Venere) può durare da una a tre ore, in base alla scelta della procedura chirurgica più idonea (lipoaspirazione o lifting del pube, eseguite singolarmente o combinate) e viene eseguito in anestesia locale, tramite un'iniezione appena percettibile sui tessuti da trattare, associata o meno ad una leggera sedazione (un graduale rilassamento fino a raggiungere uno stato di dormiveglia) qualora il paziente la desiderasse: questo consente la diminuzione dello stress ed un recupero immediato dopo l'intervento.
Le fasi della procedura chirurgica di lipoaspirazione della regione sovra pubica (o del Monte di Venere):
- la zona del corpo da sottoporre all'intervento viene evidenziata con dei segni a forma di cerchi e linee
- il paziente viene sottoposto ad anestesia locale (con o senza sedazione)
- disinfezione dell'area da trattare
- infiltrazione dell'area da trattare, con soluzione di fisiologica, anestetico locale ed adrenalina, per evitare il sanguinamento
- si esegue una piccola incisione (circa 5 mm) nella zona da liposuzionare (o più incisioni nel caso in cui si vogliano trattare più zone durante l'intervento); attraverso le incisioni si inserisce una sottile cannula di metallo (dai 2mm ai 5 mm) collegata ad una pompa di aspirazione tramite un tubo
- il chirurgo, con movimenti particolari della cannula all'interno del pannicolo adiposo, separa e aspira le cellule di grasso in eccesso
- si procede con l'applicazione di piccoli punti di sutura e di una medicazione compressiva.
Le fasi della procedura chirurgica di lifting della regione pubica (o del Monte di Venere):
- si fanno indossare al paziente delle calze elastiche compressive per favorire la circolazione del sangue e prevenire patologie trombo emboliche
- il paziente viene sottoposto ad anestesia locale (con o senza sedazione)
- disinfezione dell'area da trattare
- infiltrazione dell'area da trattare, con soluzione di fisiologica, anestetico locale ed adrenalina, per evitare il sanguinamento
- si esegue l'incisione orizzontale nell'area sovra pubica, prolungata trasversalmente verso le spine iliache, la cui forma e lunghezza è determinata dalla quantità e dall'estensione di tessuto cutaneo e adiposo da asportare
- il tessuto cutaneo-adiposo viene scollato dalla fascia muscolare sottostante
- si stira la cute verso l'alto, incidendo ed asportando quella in eccesso
- si procede con la sutura dei tessuti nella nuova posizione
- se necessario, vengono inseriti due drenaggi aspirativi per il deflusso di sangue e siero.
DECORSO POST-OPERATORIO
Dopo circa 48 ore vengono tolte le medicazioni compressive e i pazienti indosseranno una guaina elastica da portare per circa 3 settimane.
Se inseriti, dopo 1-2 giorni vengono rimossi i drenaggi.
L'eventuale dolore dopo la dimissione sarà controllato con i comuni farmaci analgesici opportunamente indicati dal dott. Capraro. Verrà prescritta una terapia antibiotica della durata di circa 10 giorni.
I pazienti dovranno mantenere in movimento gli arti inferiori per favorire la circolazione sanguigna ed evitare patologie trombo emboliche.
La procedura di aspirazione causerà un edema nella zona trattata, per questo si consiglia ai pazienti di sottoporsi a massaggi linfodrenanti in modo da ridurlo rapidamente.
Normalmente si utilizzano punti di sutura riassorbibili, che non dovranno essere tolti. Nel caso si dovessero usare punti di sutura non riassorbibili, la loro rimozione avverrà dopo circa 7 giorni.
Mediamente l'attività lavorativa potrà essere ripresa dopo 1/2 settimane come la guida dell'auto; l'attività sessuale potrà riprendere dopo circa due settimane e l'attività sportiva dopo circa 4/6 settimane.
Si consiglia ai pazienti di non esporsi al sole per 2 mesi dopo l'intervento.
POSSIBILI COMPLICAZIONI
- Emorragia: è possibile, anche se raro, che si presenti durante o dopo la chirurgia. Se si manifestasse un'emorragia post operatoria, questa potrebbe richiedere una terapia d'urgenza per estrarre il sangue accumulato (ematoma). Nelle indicazioni pre-operatorie sono indicati i fattori che possono aumentare il rischio di un'emorragia (farmaci, contraccettivi orali, ormoni estrogeni, vitamina E), ma anche il fumo e l'ipertensione (aumento della pressione sanguigna) non tenuta sotto controllo medicalmente possono esserne causa.
- Infezione: rara in questo tipo di chirurgia, la terapia include la somministrazione di antibiotici o un altro intervento.
- Cambiamenti di sensibilità cutanea: mentre i cambiamenti temporanei tendono a risolversi da soli, la diminuzione o la perdita totale della sensibilità cutanea della zona trattata, seppure rari, potrebbero non risolversi completamente.
- Irregolarità della pelle: dopo una liposuzione potrebbero presentarsi delle irregolarità, delle depressioni e delle pieghe sull'area sottoposta alla chirurgia; se ciò accadesse potrebbero essere necessari dei trattamenti addizionali, incluso un nuovo intervento chirurgico.
- Asimmetria del corpo: fattori come il tono della pelle, le prominenze ossee ed il tono muscolare, dopo l'intervento potrebbero causare una asimmetria dei lineamenti del corpo.
- Embolia grassosa: tale sindrome è dovuta alla presenza nel microcircolo polmonare di globuli di grasso, che possono migrare nel sistema circolatorio attraverso la rottura di un vaso sanguigno, durante l'intervento chirurgico; una conseguenza rara ma grave, che può portare anche alla morte del paziente.
- Sieroma: è l'accumulo di siero nelle parti del corpo sottoposte all'intervento; questa complicazione si risolve aspirando il siero in varie sedute e ponendo una medicazione compressiva, fino alla risoluzione del problema.
- Trombosi venosa profonda e tromboembolia polmonare: sono complicazioni rare che possono portare anche alla morte; le misure più efficaci per prevenirle sono la deambulazione precoce del paziente, l'utilizzo delle apposite calze elastiche e di farmaci a base di eparina.
- Cicatrici cutanee anomale: cicatrici cheloidi o ipertrofiche sulla cute possono essere trattate con iniezioni di cortisone o chirurgicamente; le cicatrici richiedono comunque 1 o 2 anni per una completa maturazione.
- Cicatrizzazione ritardata: può essere dovuta all'apertura della ferita, a causa di trazioni eccessive, di suture mal effettuate o di infezione.
L'articolo è stato scritto a scopo divulgativo a cura del dottor Antonio Capraro e del suo staff di medicina e chirurgia estetica.
Il Dottor Capraro Antonio ha lunga esperienza in interventi di chirurgia plastica ed estetica. Iscrizione All'albo Dei Medici Chirurghi n°2722 della provincia di Latina
Chiedi un consulto al dottoreL'articolo è stato scritto a scopo divulgativo a cura del dr Antonio Capraro e del suo staff di medicina e chirurgia estetica.
Chiedi un consulto