Lipofilling
Il lipofilling del corpo è un procedimento chirurgico che consiste nel trapianto di tessuto adiposo autologo (appartenente allo stesso organismo del soggetto o paziente), prelevato da una zona del corpo del paziente in cui risulta in eccesso ed inserito in un'altra parte per migliorarne l'aspetto.
Le principali applicazioni del lipofilling (o lipostruttura) sono:
- Correzione di difetti post-traumatici
- Riduzione della contrattura capsulare di III e IV grado (Si vedano le possibili
complicanze dell'intervento di Mastoplastica additiva o di Gluteoplastica ) - Trattamento dei danni tessutali provocati da radioterapia, grazie alla presenza
di cellule staminali nel tessuto adiposo che permettono la rivascolarizzazione e
conseguente guarigione dei tessuti danneggiati - Correzione di difetti post-chirurgici e di asimmetrie o deformità congenite
- Aumento di spessore della cute della regione operata chirurgicamente con l'utilizzo di protesi, per ovviare agli eventuali inestetismi creati dal loro inserimento (increspature o pieghe).
La tecnica del lipofilling è indicata per le piccole correzioni, perché gli innesti adiposi hanno bisogno di tessuti ben vascolarizzati per poter stabilire nuove connessioni vascolari e sopravvivere. Questa condizione non è invece garantita con innesti di grandi quantità di grasso, poiché si rischia che le cellule adipose iniettate non vengano a contatto con i tessuti vascolarizzati e vadano incontro a riassorbimento o, nei casi più gravi, a necrosi (morte delle cellule) ed infezioni.
Visite pre-operatorie
Il primo incontro consiste principalmente in un confronto, durante il quale il chirurgo ha modo di ascoltare i desideri e le aspettative del paziente riguardo l'intervento e chiarire qualsiasi dubbio. In seguito ad un'attenta visita, viene valutata la possibilità di ottenere il risultato richiesto dalla paziente e la tecnica chirurgica più idonea per raggiungerlo, in base alla localizzazione e all'entità della correzione da effettuare ed alle caratteristiche di ciascun paziente, come l'elasticità della pelle e la qualità del tessuto adiposo da impiantare.
Il chirurgo provvede alla prescrizione degli esami pre-operatori di routine e, a seconda dei casi, ad esami più specifici per escludere patologie pre-esistenti che andrebbero ad influire sul risultato finale dell'intervento.
Indicazioni pre-operatorie
Il chirurgo va preventivamente avvertito qualora si assumano farmaci, con particolare attenzione ai cortisonici, anticoagulanti, ipoglicemizzanti, tranquillanti, eccitanti, antibiotici, sonniferi, antipertensivi, cardioattivi. È importante, inoltre, segnalare l'insorgenza di raffreddore, mal di gola, tosse, malattie della pelle.
Un mese prima dell'intervento è necessario sospendere:
- farmaci che contengono acido acetilsalicilico (es. Aspirina, Alka Seltzer, Vivin C, Cemerit, Bufferin ecc.) antinfiammatori non steroidei (es. Voltaren, Aulin, Oki, Toradol ecc.), Omega3, Ginko Biloba, Vitamina E e complessi vitaminici che la contengano perché aumentano il rischio sanguinamento
- terapie con contraccettivi orali e ormoni estrogeni (anch'essi provocano un maggiore rischio di sanguinamento)
- il fumo (l'incidenza di complicazioni aumenta notevolmente nei soggetti fumatori poiché la nicotina agisce da vasocostrittore periferico, complicando il processo di integrazione del grasso innestato e velocizzandone il
riassorbimento)
Il paziente deve sottoporsi ad esami di laboratorio, un ECG con visita cardiologica, ed eventuali ulteriori accertamenti come da prescrizione chirurgica.
Alla vigilia dell'intervento di lipofilling bisogna praticare un accurato bagno di pulizia completo, rimuovere lo smalto dalle unghie delle mani e dei piedi e depilare le ascelle. Dalla mezzanotte non vanno assunti cibi ne' bevande.
L'intervento
L'intervento di lipostruttura (o lipofilling) dura mediamente una/due ore, in base all'ampiezza della zona da trattare ed ai tempi tecnici per la preparazione del tessuto adiposo aspirato da infiltrare. L'intervento può essere eseguito in anestesia generale (o in sedazione) e in day hospital, salvo richieste particolari del paziente.
Le fasi dell'intervento chirurgico sono:
1. prelievo del tessuto adiposo tramite micro cannule, collegate a piccole siringhe, munite di un serbatoio per la raccolta del grasso
2. il materiale adiposo viene trattato mediante centrifuga, cosí da purificarlo dai liquidi in eccesso
3. il grasso filtrato viene infine iniettato sotto la cute, tramite siringa con una cannula molto sottile
4. il procedimento si ripete fino ad ottenere la correzione desiderata (si tende ad innestare una maggiore quantità di grasso rispetto al necessario, perché il 30% di esso si riassorbe in tempi brevi)
5. l'intervento si conclude con l'applicazione di un bendaggio elastico compressivo.
L'utilizzo di cannule sottili, tramite piccoli incisioni fatte nelle pieghe cutanee del corpo, permettono di effettuare l'intervento chirurgico di lipofilling senza lasciare cicatrici visibili.
Decorso post-operatorio
Indossare la guaina elastica, in sostituzione alla medicazione operatoria, per circa 3 settimane, in modo da ridurre eventuali ecchimosi o gonfiori.
Evitare di compiere ampi movimenti e sollevare pesi per almeno 3 settimane.
Per almeno un mese non fumare, per non compromettere l'integrazione del grasso innestato.
È consentita una cauta ripresa dell'attività sessuale e comunque non prima di 15 giorni dopo l'intervento di lipofilling.
È possibile riprendere l'attività lavorativa dopo circa 7 giorni, se non eccessivamente faticosa.
Si possono riprendere le attività sportive dopo un mese.
Per almeno un mese evitare l'esposizione diretta al sole o a fonti di calore intenso (ad es. sauna, lampada UVA).
Possibili complicazioni
- Ematoma: raccolta ematica e sierosa che può insorgere nelle prime 24 ore dall'intervento di lipofilling; il trattamento consiste nel drenaggio del sangue accumulato.
- Infezioni: generalmente controllabili con antibiotici
- Irregolarità della pelle: potrebbero presentarsi delle irregolarità, delle depressioni o delle pieghe sul contorno corporale sottoposto alla chirurgia; se ciò accadesse potrebbero essere necessari dei trattamenti addizionali, incluso un nuovo intervento chirurgico.
- Embolia grassosa: tale sindrome è dovuta alla presenza nel microcircolo polmonare di globuli di grasso, che possono migrare nel sistema circolatorio attraverso la rottura di un vaso sanguigno, durante l'intervento chirurgico; una conseguenza rara ma grave, che può portare anche alla morte del paziente.
L'articolo è stato scritto a scopo divulgativo a cura del dottor Antonio Capraro e del suo staff di medicina e chirurgia estetica.
Il Dottor Capraro Antonio ha lunga esperienza in interventi di chirurgia plastica ed estetica. Iscrizione All'albo Dei Medici Chirurghi n°2722 della provincia di Latina
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